La dieta chetogenica (conosciuta anche come ketodiet), da alcuni anni a questa parte, è uno degli argomenti più discussi quando si parla di nutrizione, di diete dimagranti e di corretta alimentazione.
Esperti nell’ambito della nutrizione che la utilizzano per i loro pazienti, come noi, si trovano spesso a dover dissolvere dubbi e sfatare veri e propri falsi miti. Non sono ancora certi gli effetti antinfiammatori della dieta chetogenica nel lungo periodo, ma la scienza al momento è particolarmente attenta all'argomento, con diversi studi che sono condotti in particolare modo negli Stati Uniti.
Si tratta di un approccio alimentare nato inizialmente per il trattamento dei pazienti epilettici farmacoresistenti, ed è oggi usata in numerosi ambiti, tra cui la perdita di peso in breve periodo di tempo, o in preparazione ad interventi chirurgici (es. chirurgia bariatrica).
Come ogni dieta che prevede comportamenti restrittivi, è necessario affidarsi ad un professionista competente in grado di valutare l'effettiva fattibilità e capace di insegnare al paziente la gestione degli eventuali effetti collaterali. Questo approccio alimentare è in fatti controindicata in caso di gravidanza e allattamento, e in presenza di alcune condizioni patologiche particolari: assunzione di farmaci, diabete o problemi renali.
In che cosa consiste una dieta chetogenica?
La dieta chetogenica è un sano regime alimentare che riduce in modo drastico i carboidrati o zuccheri, aumentando di contro le proteine e soprattutto i grassi.
Scopo principale di questo sbilanciamento delle proporzioni dei macronutrienti nella dieta è costringere l’organismo a imparare ad utilizzare i grassi come fonte di energia, riducendo allo stesso tempo i processi infiammatori nell’organismo. In sostanza, il corpo invece di utilizzare il glucosio, si affida ai corpi chetonici.
Secondo alcuni studi, gli zuccheri, sono infatti nutrienti mediatori dell'infiammazione che tenderebbero a peggiorare il quadro infiammatorio in patologie croniche e acute: diabete, ipertensione, epilessia, emicranie, obesità, sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).
Attraverso un approccio chetogenico si stimola il sistema adrenergico ad entrare in chetosi, condizione che a sua volta inibisce la degradazione del muscolo scheletrico. Uno dei più importanti corpi chetonici prodotti dell’organismo è il beta idrossibutirrato che impedisce la degradazione delle proteine muscolari. Nella dieta chetogenica si determina un adeguato apporto proteico che promuove una sintesi proteica idonea al mantenimento della massa muscolare.
Cosa posso mangiare durante una dieta chetogenica?
La dieta chetogenica è un’alimentazione che prevede pochissimi zuccheri e carboidrati, molti grassi sani e una moderata quantità di proteine attraverso il consumo prevalente di alimenti quali carne, pesce, formaggi, uova, insalata e verdure.
Questo approccio alimentare non va confuso con le diete iperproteiche: si tratta di due filosofie molto diverse. Seguendo un’alimentazione chetogenica si ha la certezza di fornire al corpo tutti gli elementi di cui si ha bisogno, evitando casi di malnutrizione o carenze nutrizionali.
La Dieta Chetogenica rappresenta una strategia di dimagrimento molto efficace, utile soprattutto nei programmi di ricomposizione corporea e nel supporto alla terapia di diverse condizioni patologiche. La durata della dieta varia a seconda dell’individuo e soprattutto delle sue necessità, partendo da un minimo di 3 settimane fino ad un massimo di 12 settimane, a cui segue un'importante fase di reinserimento graduale degli alimenti eliminati in precedenza.
Alimenti consentiti senza limiti:
Carne rossa e bianca: manzo, vitello, pollame, tacchino, anatra, coniglio, etc.
Pesce, crostacei e molluschi: con predilezione per quelli grassi come tonno, salmone, gamberi, cozze, vongole, aragoste, astice, ostriche, sgombro, alici etc.
Uova
Spuntini con zero carboidrati: affettati, avocado, frutta secca, semi oleosi etc.
Alimenti consentiti con limitazioni:
Verdura a foglia verde: insalata, spinaci, broccoli, cavolfiore, broccoletti, verza, radicchio, sedano, cicoria, finocchi, cetrioli.
Altre verdure: cipolla, funghi, asparagi, carciofi, peperoni, pomodori e zucchine.
Formaggio
Maionese
Olive
Avocado
Salsa di soia
Alimenti da evitare:
Zucchero bianco, zucchero di canna, miele, sciroppi, dolci, gelati.
Birra
Grano, riso, cereali e derivati: farina, pane, pasta, crackers, pizza, etc
Patate
Legumi
Benefici e controindicazioni della chetogenica
I benefici di una dieta chetogenica vanno ben oltre il dimagrimento, coinvolgendo l'intero organismo e generando un miglioramento complessivo della qualità della vita. E' importante e doveroso sottolineare anche la possibilità che si verifichino effetti collaterali indesiderati, soprattutto all’inizio del nuovo approccio alimentare. Questo perché la dieta chetogenica comporta un cambio radicale dei nutrienti assunti e un conseguente adattamento dell'organismo. Questi effetti collaterali sono facilmente gestibili, però, grazie all'aiuto di un professionista della nutrizione.
Effetti positivi
Tra gli effetti positivi della chetogenica si possono annoverare:
incremento di energia
maggiore capacità di controllare il senso di fame
ridotta infiammazione
riduzione dei dolori osteoarticolari
miglioramento dello stato di salute generale
riduzione del livello di glicemia (in caso di alcuni tipi di diabete)
Effetti collaterali
I possibili effetti collaterali sono tutti assolutamente gestibili senza problemi:
stitichezza
alitosi
dipendenza da zuccheri
fatica e stanchezza
La dieta chetogenica se fatta con accortezza, sotto il controllo di un professionista competente, non danneggia né il fegato, né i reni. Questo significa che può essere tranquillamente adottata come stile di vita e protratta anche molto a lungo trasformandosi in un vero e proprio nuovo stile di vita.
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